Cappotto in nanotecnologia

CAPPOTTO IN NANOTECNOLOGIA

L’impiego di un cappotto termico per ricoprire l’involucro esterno di un edificio è una soluzione ormai collaudata per ridurre le perdite di calore in inverno e contenere l’ingresso del calore in estate. La tecnica è in continua evoluzione, anche per adattarsi a esigenze e situazioni diverse: uno dei metodi più all’avanguardia prevede l’utilizzo delle nanotecnologie, che consentono di realizzare cappotti ultrasottili.

L’installazione di un cappotto termico tradizionale presenta un discreto grado di invasività, soprattutto a causa delle attività di cantiere. Il costo non è indifferente e varia in base alla complessità dell’intervento, che dipende, tra le altre cose, dagli spazi liberi intorno all’edificio e dalla facilità di accesso al tetto. In alcuni casi, gli ostacoli architettonici e i vincoli spaziali suggeriscono la scelta di strategie alternative: è proprio qui che vengono in soccorso le nanotecnologie, che sfruttano materiali per cappotti progettati su scala nanometrica, ossia nell’ordine del miliardesimo di metro.
Le nanomolecole consentono di “innalzare” barriere isolanti molto sottili, ma che al tempo stesso garantiscono alte prestazioni.
Oltre alla capacità di concentrare l’isolamento termico in spazi ristretti, i cappotti nanontecnologici presentano anche altri vantaggi:

– alta traspirabilità, che impedisce la formazione di muffe
– interventi poco invasivi, completabili in tempi rapidi
– costi competitivi e inferiori ai cappotti tradizionali

Come si applica?

ECO 1

ECO 2